Decreto Ristori: le misure a sostegno di imprese e lavoratori

Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 27 ottobre 2020 è stato approvato il c.d. decreto Ristori, che prevede ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno dei lavoratori e alle imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Con il decreto approvato ieri pomeriggio dal Consiglio dei Ministri n. 69 sono stati stanziati 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare destinati al ristoro delle attività economiche interessate dalle restrizioni disposte a tutela della salute nella lotta al COVID-19. Contributi a fondo perduto Le imprese dei settori colpiti dalle ultime restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la medesima procedura già utilizzata dalle Entrate per i contributi previsti dal decreto Rilancio d.l. n. 34/2020 . Tra i beneficiari sono incluse anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato . Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio. Proroga della cassa integrazione Il decreto prevede ulteriori 1,6 miliardi di euro per altre 6 settimane di cassa integrazione, ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legati all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione dell’attività. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni. Esonero dai contributi previdenziali E’ previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro con esclusione del settore agricolo che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato, nella misura di - 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20% - 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%. Credito d’imposta sugli affitti Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato. Seconda rata IMU La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le attività interessate dalle restrizioni è cancellata. Lavoratori dello spettacolo e del turismo e altri settori Il decreto prevede un’indennità di 1.000 euro per tutti i lavorati autonomi e intermittenti dello spettacolo. Per il settore del turismo invece è prevista la proroga della cassa integrazione e delle indennità speciali. È inoltre stanziato 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti. Nello specifico - 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator - 100 milioni per editoria, fiere e congressi - 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale - 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali. Reddito di emergenza Per tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio, verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza. Settore sportivo Per i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti Cura Italia d.l. n. 18/2020 e Rilancio d.l. n. 34/2020 è riconosciuta un’ulteriore indennità. L’importo è aumentato da 600 a 800 euro. Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport. Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani. Filiere di agricoltura e pesca Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive. Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019. Salute e sicurezza Sono infine previsti interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi, lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia e l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing. Giustizia Per il settore giustizia, vengono introdotte disposizioni per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze nonché per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze. Per scoprirne di più, clicca qui .