Deterior surdus eo nullus, qui renuit audire

Nel suo ultimo report la COVIP ammoniva, inutilmente dico io, il legislatore scrivendo che in termini più generali, si osserva che il quadro normativo volto a disciplinare la gestione delle casse di previdenza, oltre ad essere incompleto per la perdurante assenza del richiamato regolamento, risulta per altri aspetti datato, essendo il complesso della normativa primaria sostanzialmente risalente alla metà degli anni novanta.

In particolare, si richiama nuovamente l’opportunità di un intervento di manutenzione evolutiva per quanto attiene alla disciplina del rapporto tra le amministrazioni vigilanti e le casse di previdenza di fatto risalente al 1994, anno di privatizzazione degli enti , che attualmente risulta sostanzialmente incentrato sulla repressione di gravi violazioni di legge, con il conseguente commissariamento dell’ente. Si potrebbe superare l’esclusività di tale approccio – da mantenere, ovviamente, per i casi di particolare gravità che rendono necessario un intervento di completa discontinuità rispetto alla gestione precedente – introducendo procedure di intervento dotate di adeguata gradualità che possano consentire il superamento delle inefficienze riscontrate, attraverso l’individuazione delle migliori soluzioni sul piano gestionale e della governance . Nell’audizione del 29 ottobre 2019 di Cassa Forense in Commissione bicamerale di controllo degli Enti previdenziali, la Dirigente del Servizio contabilità e finanza presentava la relazione in allegato. Ci sono molti passaggi di cui gli iscritti, obbligati per legge ad esserlo, non hanno riscontro perché i documenti vengono segretati e le delibere non pubblicate sul sito istituzionale. Mi riferisco, in particolare, al Modello ALM e Funding Ratio. È ormai noto a tutti che la trasparenza è il primario sostegno alla correttezza soprattutto nell’assenza totale di norme cogenti in materia di investimenti. Trasparenza è una parola attraente e dall’ampio significato, si lega alla franchezza, all’integrità, all’onestà, alla correttezza, alla chiarezza, all’apertura, al rispetto, al senso di responsabilità, delle regole e a tante altre cose che ci permettono di rapportarci correttamente agli altri. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

COVIP_presentazione_29_11_2019