Specializzazioni forensi: le associazioni specialistiche si rivolgono al Ministro Bonafede

I principali esponenti delle associazioni specialistiche forensi hanno inviato una lettera al Ministro della Giustizia Bonafede avente ad oggetto alcune osservazioni sui pareri favorevoli resi da Camera e Senato sullo schema di decreto ministeriale che modifica il d.m. n. 44/2015 sul titolo di avvocato specialista.

Camera e Senato hanno reso pareri favorevoli sullo schema di decreto ministeriale che modifica il d.m. n. 44/2015 sul titolo di avvocato specialista . A tal proposito, i presidenti di AGI , AIAF , UNCAT , UCPI e UNCC si sono rivolti al Ministro Bonafede presentando alcune importanti osservazioni sul tema delle specializzazioni forensi . Preso atto delle condizioni poste da tali pareri, quali il conferimento del titolo di avvocato specialista anche a chi consegua il titolo di dottore di ricerca in materia riconducibile a uno dei titoli di specializzazione e l’analogo conferimento anche a chi consegua un diploma di master di secondo livello in materia corrispondente a uno dei settori di specializzazione, le associazioni chiedono al Ministro di consentire al CNF di stipulare convenzioni anche con le associazioni rappresentative non specialistiche . Tra le osservazioni delle associazioni al Ministro vi è quella secondo cui l’ equiparazione avviene con qualificazioni che al di là dell’elevato livello scientifico e accademico sono del tutto estranee al requisito di esperienza che caratterizza l’avvocato specialista. Si verificherebbe la grave contraddizione della contemporanea presenza, in alternativa alla ordinaria modalità di conseguimento del titolo conferito all’esito di un corso offerto da una Scuola di Alta formazione, di un riconoscimento conferito per comprovata esperienza” a chi eserciti nella materia da molti anni e di un analogo riconoscimento per elevata cultura” a chi non abbia mai esercitato e, di regola, non ancora possieda neppure l’abilitazione all’esercizio della professione . Secondo le associazioni, tale equiparazione rappresenterebbe una vera forzatura dei princìpi dell’ordinamento e anche una violazione di legge , posto che la riforma professionale n. 247/2012 dispone all’articolo 9 che prevede la delega regolamentare per le specializzazioni , comma 3, che il CNF stipula convenzioni per corsi di alta formazione per il conseguimento del titolo di specialista”. Tra i soggetti delle convenzioni possono rientrare certamente le Università, ma non attraverso l’equipollenza con altri titoli conferiti nell’ambito della propria offerta formativa, con molteplici finalità professionali e di ricerca, ma in modo specifico con corsi di alta formazione” . È sulla base di tali considerazioni, dunque, che le associazioni auspicano da parte del Ministro della Giustizia accurati controlli sulle articolazioni ministeriali oggetto dello schema di decreto.

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