Equo compenso: per il nucleo CNF servono modifiche alla normativa e analisi delle segnalazioni

Il nucleo centrale di monitoraggio sull’equo compenso si è riunito presso il Ministero della Giustizia per fare il punto della situazione attuale e impostare le prossime azioni. Durante il confronto è emersa la necessità di apportare modifiche normative alla legge sull’equo compenso, oltre che di avviare un’analisi dettagliata delle segnalazioni finora pervenute sulla violazione della disciplina.

Ieri, 13 novembre 2019, presso il Ministero della Giustizia, si è riunito il nucleo centrale di monitoraggio sull’equo compenso per la professione forense, alla presenza del Ministro Bonafede e del Presidente del CNF Mascherin. La legge sull’equo compenso necessita di modifiche. Il nucleo, insediatosi lo scorso 23 luglio, si è riunito con lo scopo di fare il punto sulla situazione attuale e impostare le prossime azioni e, a fronte dell’aumento del 30% delle segnalazioni sulle violazioni della normativa pervenute da avvocati e ordini rispetto ai dati di fine settembre e dell’incremento di oltre il 120% della costituzione dei nuclei locali di monitoraggio sul territorio nazionale, è emersa l’esigenza di apportare modifiche alla legge sull’equo compenso. A sostengo di tale necessità vi sono le parole del Presidente Mascherin, il quale ha affermato che Il lavoro con il ministero sull’equo compenso per la professione forense è un segnale tangibile di operatività continua, un lavoro concreto che riguarda anche gli interventi correttivi, in tempi rapidi, della disciplina che gode di un consenso politico trasversale. Le migliorie normative sono pronte e sono il frutto di un lavoro di confronto con tutte le componenti dell’avvocatura