Inaugurazione dell’anno giudiziario anche per la giustizia tributaria

Si è svolta ieri, 25 febbraio, la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2019. L’evento, tenutosi presso l’Aula Magna della Corte di Cassazione, ha visto la partecipazione del Primo Presidente della Suprema Corte Giovanni Mammone, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, del Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, Antonio Leone, e del Presidente del CNF, Andrea Mascherin.

Un trend positivo. Il Presidente Mammone ha sottolineato la diminuzione dell’iscrizione del numero dei ricorsi per cassazione avverso le decisioni dei giudici tributari dovuta al positivo processo di riqualificazione della giustizia tributaria intrapreso negli ultimi anni il miglioramento della qualità professionale dei magistrati tributari e del contenuto delle loro decisioni, nonché l’introduzione degli istituti della mediazione obbligatoria e la valorizzazione della conciliazione giudiziale, hanno consentito di ridurre notevolmente le controversie nei primi due gradi di giudizio . Si sta consolidando dunque un trend positivo che si registra ormai da diversi anni negli uffici di merito è destinato ad avere effetti positivi anche sul contenzioso pendente presso la Suprema Corte, destinato a diminuire anche grazie alla recente riorganizzazione della Sezione Tributaria, alle riforme legislative adottate in materia e allo sforzo dei magistrati della Sezione . Equità tributaria. Il Presidente del CNF, intervenuto alla cerimonia, ha voluto soffermarsi sulla mancanza di fiducia nei confronti del cittadino. Tutti gli strumenti di controllo sono indirizzati alla verifica di contribuenti dei quali non ci si fida. E’ chiaro che poi il processo, in quanto sede di composizione dei conflitti, finisce per essere inevitabilmente centrale . Sottolineando la presenza di più tavoli di riforma già avviati nel mondo forense, ha così concluso Se il cittadino avesse una giustizia tributaria equa, molto probabilmente non si arriverebbe alla quantità di contenzioso oggi esistente. Sarà inutile parlare di riforma del sistema tributario se non si rivede il contratto Stato-cittadino, ed è un compito che sta alla comunità giuridica nel suo insieme .

Relazione_Presidente_Leone