L’incarico di amministratore giudiziario è compatibile con la professione forense?

L’Ordine degli Avvocati di Catanzaro chiede al CNF se vi sia incompatibilità fra l’esercizio della professione forense e l’assunzione dell’incarico di Amministratore Giudiziario di quote sociali, domandando inoltre se una volta nominato questi possa poi ricoprire la carica di amministratore delegato della società.

La questione ha trovato risposta attraverso il parere n. 38 del 23 ottobre 2018 del Consiglio Nazionale Forense. Le questioni. In primo luogo, l’Ordine di Catanzaro domanda se vi sia un’ipotesi di incompatibilità tra l’esercizio della professione forense e l’assunzione dell’incarico di amministratore giudiziario di quote sociali, nominato dal Giudice a norma dell’art. 41 d.lgs. n. 159/2011. In secondo luogo, si domanda se l’Amministratore giudiziario così nominato possa poi ricoprire la carica di amministratore delegato della società. Ruoli compatibili. Il Consiglio, richiamando la normativa ritenuta applicabile l’art. 18, l. n. 247/2012 e art. 3 d.lgs. n. 14/2010 , chiarisce che l’avvocato svolgente la professione può essere legittimamente nominato amministratore giudiziario di beni sottoposti a sequestro da parte dall’autorità giudiziaria, la quale è chiamata, di volta in volta, a valutarne le specifiche competenze. Inoltre, la commissione interpellata specifica che il sequestro di una partecipazione societaria di S.r.l. fa subentrare l’amministratore giudiziario nella stessa posizione giuridica già rivestita dal socio e non lo trasforma automaticamente in amministratore della società infatti tale ulteriore passaggio dipende dalla volontà espressa dall’assemblea a norma dell’art. 2479 c.c Il CNF precisa che in tale situazione si prospettano due ipotesi se l’Amministratore Giudiziario viene nominato dall’assemblea membro o presidente del C.d.A. ma senza incarichi gestori, non esiste alcuna incompatibilità viceversa vi è incompatibilità se allo stesso viene proposto di assumere la veste di amministratore Unico o delegato o Presidente del C.d.A. con poteri individuali gestori della società.