Gli avvocati indignados e lo tsunami dell'Avvocatura

di Paolo Rosa

di Paolo Rosa * Su Facebook nasce il movimento MGA. Le forme e le modalità con cui è stata introdotta dal D.lgs. 28/2010, in combinato con il D.M. 10.10.2010, n. 180, la conciliazione obbligatoria, condizione di procedibilità per il successivo esercizio dell'azione giudiziaria, ha arroventato profondamente l'Avvocatura italiana e in contemporanea è sorto su Facebook, il movimento MGA Mobilitazione Generale degli Avvocati che nato a Trani, fondatore il Collega Cosimo Matteucci, rapidamente si è ramificato in tutto il Paese www.mga.altervista.org . Un pò come gli indignados accampati nelle principali città della Spagna. Si tratta delle giovani generazioni di avvocati che si confrontano su Facebook superando istituzioni e associazioni, per proclamare il diritto alla costruzione del proprio futuro, senza più signorie né deleghe. È forte l'ostilità verso CNF, OUA e Cassa Forense. In queste righe mi occuperò delle critiche, anche feroci, che vengono mosse al sistema previdenziale forense, avvertito come iniquo e chiuso alle istanze delle giovani generazioni. Una nuova regola non paga pantalone . A me pare che stia avanzando una nuova regola, ben illustrata da Francesco Daveri sul sito www.lavoce.info del 24 maggio 2011. La recente riforma previdenziale forense ha messo in sicurezza di lungo periodo il sistema ma ha chiesto ai giovani un sacrificio che gli stessi denunciano come eccessivo e iniquo. La principale contestazione di MGA si rivolge all'aumento del contributo minimo. Indubbiamente la riforma ha agito anche su questa leva ma non per un senso di ingiustizia nei confronti delle giovani generazioni ma perché spinta dalla necessità di finanziare il più possibile la pensione minima con ciò attuando principi e regole del criterio contributivo della pensione. Certamente bisogna prendere atto che la particolare congiuntura economica in cui siamo costretti a vivere aumenta le difficoltà, soprattutto per le giovani generazioni, che non riescono a far fronte all'obbligo contributivo, sia pure nel minimo richiesto. Le giovani generazioni poi temono per il proprio futuro pensionistico coltivando il dubbio che siano chiamati a versamenti che , nel caso loro, non porteranno ad alcun risultato. La protesta va ascoltata per avviare insieme un dialogo costruttivo che richiede da parte di tutti gli avvocati un impegno vincolante a presentare proposte che non aumentino il debito previdenziale contratto che, inevitabilmente, si scaricherebbe sulle giovani generazioni. Occorre tenere la barra a dritta contro l'aumento del debito previdenziale negli anni futuri operando una serie di riforme che possano depotenziare il conflitto intra e intergenerazionale. Ciò che va abbandonato è il populismo . Questo porta a sottolineare solo l'aspetto politicamente pagante e a far apparire le riforme come stupidi sacrifici. Abbandonare il populismo significa far crescere in tutti il consenso per le riforme, introducendo nel dibattito politico l'attitudine a parlare sempre dei due lati del problema le entrate e le uscite previdenziali. È un sentiero stretto ma l'Avvocatura unita e coesa non ne ha altri da percorrere se vuole conservare nel tempo il proprio assetto previdenziale. Come dicevo più sopra, in forza della recente riforma, il sistema previdenziale forense oggi è stabile dal punto di vista economico finanziario. Quindi si può aprire nell'Avvocatura una discussione di ampio respiro, eliminando egoismi spiccioli e frasi fatte, per trovare la quadratura del cerchio. Per discutere bisogna partire da una piattaforma di proposte. Io ne propongo una. Ma solo come base di discussione senza alcuna pretesa di esaustività dal punto di vista tecnico, che si articola nei seguenti interventi Esercizio della opzione per il calcolo contributivo della pensione di cui alla legge 335/1995 per essere l'unico sistema in grado di correlare il montante contributivo alle prestazioni e alla sopravvivenza individuazione di un sistema di pro rata temporis che coniughi EFFICIENZA AD EQUITA' attenuazione dei diritti quesiti con la imposizione di un contributo di solidarietà costituzionalmente sostenibile per assicurare la transizione dal vecchio al nuovo regime e attenuare la generosità del primo AUMENTO delle agevolazioni per i giovani iscritti portando da 5 a 8 i primi anni di iscrizione alla Cassa art. 5 regolamento dei contributi aumento di ogni forma di rateizzazione a 10 anni con lo interesse legale e contestuale abolizione immediata del beneficio 40+65 per il pensionamento anticipato di cui all'art. 4, n. 7 del regolamento delle prestazioni cancellazione dagli Albi al compimento dei 70 anni come condizione per la liquidazione della pensione di vecchiaia revisione della assistenza secondo il principio che deve essere erogata in forma adeguata solo a chi versa in stato di bisogno modifica dello statuto e regolamenti per limitare il numero dei Delegati a un rappresentante per Regione e Provincia autonoma con criteri compensativi per le macroregioni avvio di processi di sinergie e/o aggregazione con altre Casse al fine di garantire nel tempo la sostenibilità economico-finanziaria -interventi regolamentari sulla governace dell'ente al fine di assicurare competenza e professionalità modifica del regolamento elettorale per favorire una ampia partecipazione di tutte le generazioni in movimento limitando a una percentuale del 25 per cento l'apporto dei pensionati. Come ha scritto il Ministro Sacconi, nel presentare la giornata della previdenza, il primo passaggio indispensabile è quello che attiene alla formazione di una cultura precoce della previdenza, che sconfigga il clima di generale sfiducia dei ragazzi italiani nei confronti del loro futuro . * Avvocato