Studio associato misto: invio dichiarazioni ma limitazioni al visto

L'associazione professionale composta da avvocati in prevalenza e commercialisti può chiedere l'abilitazione all'invio telematico delle dichiarazioni. Per il visto di conformità, però, occorre il controllo da parte dei commercialisti associati Risp. Agenzia delle Entrate 13 aprile 2021 n. 245 .

A prescindere dalla sua reale composizione interna, è legittimata a richiedere l' abilitazioneall'invio telematicodelle dichiarazioni , l'associazione che si compone di avvocati e commercialisti iscritti ai rispettivi albi professionali, che si avvale per il servizio di trasmissione telematica di una società di servizi contabili, il cui capitale sociale è interamente posseduto dai propri associati iscritti nell'albo dei dottori commercialisti. In assenza del controllo da parte dei commercialisti associati , la medesima associazione non potrà, tuttavia, apporre ilvistoné trasmettere dichiarazioni vistate art. 3 comma 3 DPR 322/98 . A loro volta, i commercialisti associati possono utilizzare lapartita IVAdell'associazioneper l'esercizio della professione, evitando di richiedere una propria partita IVA, ma, nelle attività connesse alvisto di conformità tenuta della contabilità e trasmissione telematica della dichiarazione vistata , non possono ricorrere ai servizi dell'associazione visto che non hanno il controllo della stessa. Diversamente, possono utilizzare la società di servizi le cui quote sono possedute dai commercialisti stessi. Agli associati è, inoltre, riconosciuta la possibilità di utilizzare quale garanzia la polizza assicurativa dell'associazione o della società di servizi, a condizione che, nel primo caso, la polizza stipulata dallo studio per irischi professionalipreveda un'autonoma copertura a garanzia dell'attività prestata dai singoli professionisti e, nel secondo caso, che nella polizza assicurativa vengano indicate le generalità dei singoli professionisti che intendano avvalersene. Fonte mementopiu.it