Arriva in G.U. il decreto fiscale

Nella Gazzetta ufficiale, Serie Generale, dello scorso 26 ottobre, n. 252, è stato pubblicato il decreto-legge n. 124/2019 il cosiddetto decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020.

Il decreto fiscale. Ritenuta la necessità ed urgenza di prevedere misure per esigenze fiscali e finanziarie indifferibili, anche mediante la lotta all'evasione fiscale e pertinente disciplina penale, è stato pubblicato in Gazzetta, con entrata il vigore da ieri 27 ottobre 2019 , il d.l. n. 124/2019. Tra le novità in ambito penale, con riferimento in particolar modo ai reati tributari, troviamo l’inasprimento delle pene principali e la riduzione delle soglie di rilevanza penale delle violazioni fiscali previste dal d.lgs. n. 74/2000 tra queste, ad esempio, la pena prevista per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti passa da un minimo di 4 anni di reclusione ad un massimo di 8, con la previsione, inoltre, per il medesimo reato che, nel caso in cui l’ammontare degli elementi passivi fittizi sia inferiore a 100mila euro, si applica la reclusione che va da 1 anno e sei mesi fino a 6 anni. Sotto il profilo della rottamazione-ter, il testo del decreto prevede che anche coloro che hanno tempestivamente presentato la propria domanda di adesione entro il 30 aprile 2019, possono versare la prima o unica rata entro il 30 novembre 2019, al pari degli altri contribuenti. Per quanto riguarda, poi, i pagamenti elettronici, agli esercenti attività di impresa spetta un credito di imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate, dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dal 1° luglio 2020, a condizione che i ricavi e i compensi relativi all’anno d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 400 mila euro. Tale credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione. In tema di compensazioni, è indicata la subordinazione dell’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta che emergono dalle dichiarazioni relative alle imposte dirette ad una serie di elementi. Il regime del reverse charge viene esteso agli appalti relativi all’utilizzo della manodopera. Infine, nel settore della fatturazione elettronica, è prevista la possibilità di memorizzare i file xml delle fatture, al fine di consentirne l’utilizzo sia a fini fiscali sia per scopi di indagini da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate. Le restanti novità nel testo in allegato.

Decreto_legge_del_26_ottobre_2019_n._124