Diversità tra ricorrente e destinatario, notifica valida

Il Giudice di Appello, rilevata la non coincidenza tra il ricorrente e il destinatario dell’atto, deve disporre la rinnovazione della notifica dell’atto.

L’interessante principio è contenuto nella sentenza n. 24620/2017 della Cassazione da cui emerge che la notifica eseguita in luoghi o a soggetti diversi da quelli dovuti rende la stessa nulla e come tale rinnovabile e non inesistente. Notifica degli atti tributari. La procedura di notifica degli atti tributari è regolata dagli artt. 137 e ss. c.p.c., come previsto dall’art. 16, comma 2, d.lgs. n. 546/1992 e dall’art. 60, comma 1, lett. a , d.P.R. n. 600/1973, il quale prevede una norma derogatoria, in caso di irreperibilità assoluta del contribuente nel domicilio fiscale. Premesso che la forma di notifica tradizionale è quella c.d brevi manu ” a cui segue quella a mezzo posta con spedizione dell'atto in plico raccomandato senza busta con avviso di ricevimento, la procedura ex art. 140 c.p.c. prevede che in caso di irreperibilità temporanea , incapacità o rifiuto da parte del destinatario dell’atto, l’ufficiale giudiziario deposita copia nella casa comunale dove sarà eseguita la notifica, affigge avviso del deposito alla porta dell’abitazione o dell’azienda informandone il destinatario per raccomandata con avviso di ricevimento in tal caso la notifica è valida se il soggetto che la esegue comprova l’avvenuta ricezione della raccomandata informativa al destinatario la notifica a mezzo posta del ricorso è inammissibile se il ricorrente non esibisce in giudizio l’avviso di ricevimento del plico raccomandato, Cass. n. 6918/2017 . La giurisprudenza di legittimità ha ritenuto che la notifica a mezzo PEC non è ammessa in materia tributaria, se non espressamente prevista dalle relative disposizioni di legge. In base alle ultime disposizioni normative la notifica tramite posta elettronica certificata è ammessa solo dove è operativa la disciplina del processo tributario telematico già operativo in tutte le regioni , per cui la stessa notifica è inidonea a far decorrere il termine breve per l’impugnazione Cass. n. 4066/2017 . La fattispecie. Nel caso in esame, l’Agenzia delle Entrate ha impugnato la sentenza della CTR che aveva dichiarato l’inammissibilità dell’appello proposto dalla stessa attesa la mancata coincidenza tra il destinatario della notifica e il contribuente-appellato. La Suprema Corte ha chiarito preliminarmente i diversi effetti giuridici dell’inesistenza e della nullità della notifica dell’atto. Infatti la notifica eseguita in luoghi o a soggetti diversi da quelli dovuti comporta l’inesistenza” della notifica stessa solo in difetto di alcuna attinenza o riferimento di quel luogo o soggetto con il destinatario, altrimenti la notifica è nulla. Il luogo in cui la notifica del ricorso viene eseguita non attiene agli elementi costitutivi dell’atto, per cui i vizi relativi all’individuazione del luogo ricadono sempre nella nullità dell’atto come tale sanabile, risultando che la notifica del ricorso principale eseguita al difensore domiciliatario della controparte in primo grado, anziché presso il legale nel giudizio di appello è affetta da nullità. La notifica è inesistente, oltre che in caso di mancanza materiale dell’atto, anche quando da un lato l’attività di trasmissione è posta in essere da un soggetto che non ha i requisiti nomativi per compiere la notifica e dall’altra quando l’attività di consegna non raggiunge uno degli esiti possibili della notificazione previsti dall’ordinamento. Il Giudice di Appello nel caso di specie, rilevata la non coincidenza tra la parte processuale e il destinatario dell’atto, avrebbe dovuto considerare l’atto impugnato nel sul complesso e il nesso che legava il soggetto destinatario della notifica e la parte contribuente, disponendo la rinnovazione della notifica nulla e non inesistente . I Giudici di legittimità hanno accolto il ricorso dell’Ufficio finanziario cassando la sentenza impugnata e rinviando la causa ad altra sezione della Commissione tributaria regionale.

Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 6 luglio – 19 ottobre 2017, n. 24620 Presidente Icaobellis – Relatore Conti In fatto e in diritto L'Agenzia delle entrate ha proposto ricorso per cassazione, affidato a cinque motivi, contro la sentenza resa dalla CTR Sicilia indicata in epigrafe che ha dichiarato l'inammissibilità dell'appello dalla stessa proposto in ragione della mancata coincidenza fra destinatario della notifica dell'appello e contribuente appellato - B.M.A.N. -, rimasto innanzi alla stessa contumace. Nessuna difesa scritta ha depositato la parte intimata. Il procedimento può essere definito con motivazione semplificata. Il quinto motivo di ricorso va esaminato con priorità, in applicazione del principio della cd. ragione più liquida - cfr. Cass. n. 17214/2016, S.U. n. 23542/2015 - viepiù applicabile in parte qua afferendo tutte le censure ad aspetti di natura processuale incidenti sulla nullità della sentenza impugnata. Ora, va detto che secondo la risalente giurisprudenza di questa Corte la notifica eseguita in luogo o a soggetti diversi da quelli dovuti comporta l'inesistenza della notifica stessa solo in difetto di alcuna attinenza, o riferimento, o collegamento di quel luogo o soggetto con il destinatario, altrimenti essendo la notifica affetta da semplice nullità - cfr. Cass. n. 17555/2006 -. Si è parimenti chiarito che la notificazione è inesistente quando manchi del tutto ovvero sia stata effettuata in un luogo o con riguardo a persona che non abbiano alcun riferimento con il destinatario della notificazione stessa, risultando a costui del tutto estranea, mentre è affetta da nullità sanabile con effetto ex tunc attraverso la costituzione del convenuto, ovvero attraverso la rinnovazione della notifica cui la parte istante provveda spontaneamente o in esecuzione dell'ordine impartito dal giudice , quando, pur eseguita mediante consegna a persona o in luogo diversi da quello stabilito dalla legge, un collegamento risulti tuttavia ravvisabile, così da rendere possibile che l'atto, pervenuto a persona non del tutto estranea al processo, giunga a conoscenza del destinatario nella specie è stata considerata nulla, e dunque sanata dalla costituzione del convenuto, la notifica dell'atto d'appello al difensore indicato nell'atto di precetto anzichè al procuratore costituito nel giudizio di primo grado - cfr. Cass. n. 621/2007 -. Tali principi sono stati ulteriormente ribaditi da Cass. S.U. n. 14916/2016, ove si è ritenuto, con riguardo alla notifica del ricorso per cassazione, ma con affermazioni di evidente portata generale, che la notifica è inesistente, oltre che in caso di mancanza materiale dell'atto, quando l'attività notificatoria intrapresa sia priva delle caratteristiche essenziali idonei individuabili, per l'un verso, nell'attività di trasmissione da parte di un soggetto normativamente dotato della possibilità giuridica di compierla e, per altro verso, nell' attività della consegna, intesa in senso lato come raggiungimento di uno qualsiasi degli esiti possibili della notificazione previsti dall'ordinamento, esclusi soltanto i casi di mera restituzione dell'atto al mittente e di notifica solo tentata. Si è poi ivi espressamente fissato il principio in forza del quale Il luogo in cui la notificazione del ricorso per cassazione viene eseguita non attiene agli elementi costitutivi essenziali dell'atto. Ne consegue che i vizi relativi alla individuazione di detto luogo, anche qualora esso si riveli privo di alcun collegamento col destinatario, ricadono sempre nell'ambito della nullità dell'atto, come tale sanabile, con efficacia ex tunc, o per raggiungimento dello scopo, a seguito della costituzione della parte intimata anche se compiuta al solo fine di eccepire la nullità , o in conseguenza della rinnovazione della notificazione, effettuata spontaneamente dalla parte stessa oppure su ordine del giudice ai sensi dell'art. 291 c.p.c. ritenendo in concreto che la notificazione del ricorso principale, eseguita presso il difensore domiciliatario della controparte per il giudizio di primo grado, anzichè presso il difensore costituito nel giudizio di appello e presso il quale essa aveva eletto domicilio per tale grado del processo era affetta da nullità. Orbene, nel caso di specie la CTR ha ritenuto inammissibile l'appello in ragione del fatto che la notifica dell'impugnazione risultava avere come destinatario un soggetto diverso dalla parte contribuente già ricorrente in primo grado senza tuttavia minimamente considerare che il destinatario di detta notifica coincideva con il procuratore costituito della stessa, contribuente e che nell'atto di appello erano state specificamente indicate non soltanto le generalità della contribuente, ma anche la qualità di difensore del Rag. N.G Il giudice di appello, rilevata la non coincidenza fra la parte processuale ed il destinatario dell'atto, avrebbe tuttavia dovuto considerare l'atto di impugnazione nel suo complesso ed il nesso di collegamento, inequivoco, risultante fra il destinatario della notifica ed la parte contribuente, disponendo la rinnovazione della notifica nulla. Pertanto, in accoglimento della doglianza esaminata ed assorbiti gli altri motivi di impugnazione, la sentenza della CTR va cassata con rinvio ad altra sezione della CTR della Sicilia anche per la liquidazione delle spese del giudizio di legittimità. P.Q.M. La Corte, visti gli artt. 375 e 380 bis c.p.c. Accoglie il quinto motivo di ricorso, assorbiti gli altri. Cassa la sentenza impugnata e rinvia ad altra sezione della CTR della Sicilia anche per la liquidazione delle spese del giudizio di legittimità. Motivazione semplificata.