



privacy | 11 Dicembre 2019
Linee guida della CGUE sulla videosorveglianza nei condomini
di Giulia Milizia
Gli artt. 6 §.1, lett. c) e 7, lett f), Direttiva 95/46/CE (tutela della privacy), letti alla luce degli artt. 7 e 8 Carta di Nizza, devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a disposizioni nazionali, le quali autorizzino la messa in opera di un sistema di videosorveglianza, come il sistema controverso nel procedimento principale installato nelle parti comuni di un immobile ad uso abitativo, al fine di perseguire legittimi interessi consistenti nel garantire la sicurezza e la tutela delle persone e dei beni, senza il consenso delle persone interessate, qualora il trattamento di dati personali effettuato mediante il sistema di videosorveglianza in parola soddisfi le condizioni enunciate nel succitato art. 7, lett f), aspetto questo la cui verifica incombe al giudice del rinvio.

(Corte di Giustizia EU, Terza Sezione, sentenza 11 dicembre 2019, causa C-708/18)








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