



IVA | 23 Marzo 2018
Il contraddittorio endoprocedimentale rende gli studi di settore compatibili con il diritto europeo
di Leda Rita Corrado - Avvocato e Giornalista pubblicista, Dottore di ricerca in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca
Nelle conclusioni relative alla causa C-648/16 (ECLI:EU:C:2018:213) l’Avvocato Generale Nils Wahl sostiene che i principi di proporzionalità e neutralità fiscale, sottesi alla direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’Imposta sul Valore Aggiunto, non ostano a una normativa nazionale che consenta all’Amministrazione finanziaria di accertare l’imposta dovuta da un contribuente, che si presume non averne dichiarato la totalità, mediante un metodo induttivo basato su studi di settore che stimano i probabili ricavi di determinate categorie di contribuenti, purché tale normativa sia applicata in conformità con gli artt. 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

(Avvocato Generale CGUE, conclusioni 22 marzo 2018, causa C-648/16)








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