Garante Privacy: apre un’istruttoria per dubbi sulla liceità del “Coronapass Alto Aldige”

Il Garante Privacy ribadisce che i trattamenti dei dati personali connessi all’avvio di iniziative che limitano fortemente i diritti e le libertà delle persone può avvenire solo nel quadro di un’idonea base giuridica, a seguito di una valutazione dei rischi e con l’adozione di adeguate misure a tutela degli interessati.

Il progetto locale di certificazione verde ” Covid, avviato dalla Provincia autonoma di Bolzano, è attualmente oggetto di istruttoria da parte del Garante per la protezione dei dati personali. Tale progetto , denominato Coronapass Alto Adige ”, consentirebbe l’accesso a determinate strutture ricettive, luoghi ricreativi, di formazione o ad altre attività, solo da parte di coloro che - muniti del relativo pass - abbiano completato il ciclo di vaccinazione, siano guariti dal COVID o abbiano da poco eseguito un test negativo. A tal proposito, il Garante ribadisce che i trattamenti dei dati personali connessi all’avvio di iniziative che limitano i diritti e le libertà delle persone possono avvenire solo qualora vi sia un’idonea base giuridica e siano state compiute tutte le valutazioni del caso. In considerazione di ciò, l’Autorità Garante per il trattamento dei dati personali, nella comunicazione trasmessa alla Provincia Autonoma di Bolzano, precisa che si riserva ogni valutazione circa l’adozione di provvedimenti finalizzati ad imporre limitazioni del trattamento dei dati previsto da tale progetto.