



Privacy | 01 Marzo 2021
La comunicazione con i social privati non equivale a diffusione pubblica
di Stefano Manzelli
Il militare che abusa dell’immagine in uniforme scambiandosi dati con un’applicazione privata tipo whatsapp incorre sicuramente in una violazione disciplinare. Ma questo comportamento per quanto censurabile resta pur sempre all’interno di un contesto privato e non può essere paragonato ad una illecita diffusione pubblica di informazioni.

(TAR Emilia Romagna, sez. I, sentenza n. 124/21; depositata il 18 febbraio)








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