Palazzo Chigi approva il disegno di legge sul cosiddetto ambush marketing

Nel Consiglio dei Ministri n. 23 del 17 gennaio è stato approvato il disegno di legge che introduce la nuova disciplina del divieto di pubblicizzazione parassitaria c.d. ambush marketing .

Ambush marketing. la nuova disciplina relativa al divieto di pubblicizzazione parassitaria individua gli eventi nei quali il fenomeno del c.d. ambush marketing ha maggiori opportunità di manifestarsi, prevedendo così un sistema sanzionatorio amministrativo per la tutela della corretta concorrenza e operando un attento bilanciamento tra le esigenze di tutela delle aspettative economiche dell’organizzatore e dello sponsor ufficiale di un evento, da un lato, e le esigenze pubblicitarie di operatori terzi anche in occasione di eventi a grande risonanza mediatica . L’Autorità garante della concorrenza e del mercato è soggetto incaricato per l’accertamento e la repressione delle condotte sanzionabili. Tutto parte dall’avvicinarsi della fase finale dei Campionati Europei di calcio 2020, che tra i Pesi ospitanti vede l’Italia e della individuazione di Milano e Cortina come sedi delle Olimpiadi invernali dl 2026. Con l’espressione ambush marketing ci si riferisce alle condotte creative che imprese e organizzazioni adottano per sfruttare il richiamo mediatico di un evento rilevante, di carattere nazionale o internazionale, senza però sopportare gli oneri economici richiesti per diventarne sponsor . Il testo del disegno di legge si compone di 8 articoli in cui si individuano gli eventi da considerare, il bilanciamento fra la tutela degli sponsor e le esigenze pubblicitarie di operatori terzi in relazione all’evento. Registro pubblico delle opposizioni. Nel Consiglio dei Ministri è stato anche approvato, in esame preliminare, il D.P.R. che sostituisce il d.P.R. n. 178/2010, ai sensi dell’art. 1, comma 15, l. n. 5/2018, recante disposizioni in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati e del proprio numero di telefono per vendite o promozioni commerciali. Il decreto estende la disciplina del registro pubblico delle operazioni a tutti i numeri fissi e mobili, compresi anche quelli non riportati negli elenchi telefonici, cartacei o elettronici, che finora erano esclusi.