Presunta pratica commerciale scorretta di Poste Italiane: interviene l’Antitrust

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avvia l’attività istruttoria nei confronti di Poste Italiane s.p.a. sembrerebbe che la stessa società abbia attuato pratiche commerciali scorrette nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza, in particolare delle raccomandate.

Questo è quello che si evince dal comunicato stampa del 26 novembre dell’Autorità Antitrust. Pratica commerciale scorretta. L’attività istruttoria è stata avviata nei confronti di Poste Italiane s.p.a. al fine di accertare una presunta pratica commerciale scorretta, realizzata nel servizio di recapito della corrispondenza, in particolar modo delle raccomandate, in violazione degli artt. 20, 21 e 22 codice del consumo. Sembrerebbe, per l’Autorità, che il cliente/mittente che decida di inviare una raccomandata tramite Poste Italiane potrebbe essere indotto in modo ingannevole ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne enfatizzano caratteristiche poi non rispettate. Inoltre, l’Antitrust ha notato che, con riferimento al tentativo di recapito della corrispondenza, l’avviso di giacenza del plico contenente la raccomandata verrebbe depositato spesso nella cassetta postale del destinatario senza previo accertamento della presenza o meno di questi nel proprio domicilio, costringendolo, per entrare in possesso del plico, ad esperire procedure alternative previste dalla società, con un allungamento dei tempi di consegna. Infine, Poste Italiane avrebbe anche veicolato messaggi ingannevoli relativi al servizio del cosiddetto Ritiro digitale, con riferimento alle condizioni economiche e di utilizzo. Sulla base di tali considerazioni, l’Antitrust ha svolto ispezioni nelle sedi della società.