



privacy | 21 Agosto 2019
‘Privo di equilibrio’ il giudice che rivela la deliberazione del Collegio relativa all’assoluzione dell’imputato
di Giulia Milizia
L’attività del giudice si fonda su tre criteri: autonomia, indipendenza ed equilibrio, inteso come «esercizio della giurisdizione condotto con senso della misura e moderazione». Il magistrato che rivela la deliberazione del Collegio penale, in aperto dissenso con gli altri componenti, non solo viola il segreto istruttorio, ma dimostra di non rispettare questo ultimo criterio, essendo irrilevanti l’unicità dell’episodio ed altri motivi (salute etc.) che l’hanno spinto a commettere questo errore.

(Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 5309/19; depositata il 29 luglio)








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