Pacchetto sicurezza: le indicazioni del Viminale su stranieri e sicurezza urbana

Maggior controllo dei flussi finanziari erogati dallo Stato per la gestione dei centri di accoglienza degli stranieri con semplificazioni procedurali finalizzate ad interrompere il diritto alla permanenza indiscriminato. Potenziamento della tutela della sicurezza pubblica con ulteriori incentivi per gli enti locali che si attivano per lo scambio informativo e la collaborazione interforze. E sul piatto arrivano anche ulteriori 90 milioni di euro per il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. Ma attenzione anche alle nuove regole in materia di sicurezza stradale che saranno dettagliate in una circolare operativa.

Lo ha evidenziato il Ministero dell’interno con la direttiva diramata il 18 dicembre sul pacchetto sicurezza convertito nella legge 1° dicembre 2018, n. 132. Il corposo provvedimento composto da 74 articoli spazia dagli stranieri alla sicurezza pubblica, passando per la circolazione stradale. Spetterà ai singoli dipartimenti regolamentare nel dettaglio le novità operative. Ma nel frattempo il Viminale illustra il percorso della novella e tutte le novità di rilievo. In materia di immigrazione la direttiva rappresenta innanzitutto le finalità di carattere generale dell’intervento normativo. Lo scopo dell’intervento a parere dell’estensore è quello di riportare nel medio periodo l’intero sistema nazionale ad una gestione ordinata e sostenibile dell’accoglienza basata su canali legali di ingresso e sul rimpatrio degli immigrati irregolari. Per superare il diritto alla permanenza indistinto la direttiva specifica che sono stati introdotti meccanismi di semplificazione procedurale finalizzati a tutelare i soggetti effettivamente bisognosi. La protezione umanitaria è stata riorganizzata e resa più chiara. Potranno averne diritto i soggetti che necessitano di cure mediche, per casi eccezionali e di protezione speciale. Modificata anche la protezione internazionale con possibilità di coinvolgere i titolari di questo diritto in attività di utilità sociale. Ai richiedenti asilo non sarà più possibile ottenere l’iscrizione all’anagrafe dei residenti. Nessuna modifica riguarderà le regole di accoglienza delle persone già ospiti nelle strutture comunali. Ma per le amministrazioni comunali interessate ad aprire nuovi centri occorrerà attendere il parere preventivo della prefettura. Ed in ogni caso i progetti di accoglienza saranno finanziati con criteri e modalità che verranno definiti con un provvedimento ad hoc . Nessuna modifica è invece prevista per la tutela dei minori stranieri non accompagnati, prosegue la nota centrale. Le cooperative sociali dovranno essere più trasparenti nella gestione di queste attività con obblighi di rendicontazione analitica delle spese anche sul web. Per quanto riguarda la sicurezza pubblica la direttiva ribadisce la centralità degli accordi sindaco – prefetto per il potenziamento della collaborazione interforze. Potenziato il ricorso al DASPO urbano che ora potrà trovare applicazione anche presso i presidi sanitari e le aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli. Ma anche presso gli esercizi pubblici e i locali di trattenimento per i soggetti più pericolosi. Potenziato il potere di ordinanza del sindaco per il contrasto della movida. E diventa reato l’accattonaggio molesto e il blocco stradale. Rivisitata la disciplina in materia di occupazione arbitraria di immobili. Ora il prefetto procederà immediatamente dandone comunicazione all’autorità giudiziaria. Per il potenziamento della sicurezza urbana il Viminale metterà a disposizione parecchie risorse. Con un fondo in corso di implementazione arriveranno risorse utili all’assunzione temporanea di nuovi operatori di polizia locale. Per il potenziamento degli impianti di videosorveglianza urbana invece il Ministero dell’interno metterà a disposizione dei comuni ulteriori 90 milioni di euro nel quadriennio 2019 – 2022. Queste risorse consentiranno lo scorrimento della graduatoria recentemente approvata dal Viminale e il cofinanziamento di centinaia di impianti di controllo elettronico del territorio. La polizia locale potrà poi accedere progressivamente alla banca dati sulle informazioni di polizia del Viminale ma con modalità sempre limitate e molto controllate. Potenziato infine anche il contrasto della criminalità mafiosa e la gestione dei beni sequestrati e confiscati. Ma anche il controllo dei veicoli stranieri e altre modifiche in materia di circolazione stradale per il quale si attendono puntuali indicazioni di dettaglio da parte dello specifico dipartimento.

MinInterno_Direttiva_18_dicembre_2018