



avvocati | 14 Dicembre 2016
Gli avvocati amministrativisti chiedono di cambiare la norma sugli scritti difensivi
Il Presidente dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti (UNA) Umberto Fantigrossi ha inviato nella giornata di lunedì 12 dicembre 2016 una lettera al Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno, in tema di disciplina degli scritti difensivi.



Il Presidente dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti (UNA) Umberto Fantigrossi ha inviato nella giornata di lunedì 12 dicembre 2016 una lettera al Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno, dopo aver ricevuto lo scorso 7 dicembre la richiesta di formulare osservazioni entro il 12 dicembre.
La libertà e autonomia dell’avvocatura. «La disciplina sui criteri di redazione e sui limiti dimensionali degli atti processuali di parte nel processo amministrativo (contenuta nello schema di decreto attuativo dell’art. 13-ter dell’allegato al Codice del processo amministrativo), non trova riscontro nelle altre giurisdizioni, ordinaria, tributaria e contabile, nell’ambito delle quali la tematica della ragionevole durata del processo e della sinteticità degli scritti è affrontata con strumenti consensuali e con maggior rispetto e considerazione della libertà e dell’autonomia dell’avvocatura».
Gli scritti difensivi. Fantigrossi sottolinea che «la ristrettezza dei tempi ha impedito la consultazione delle 23 Camere amministrative distrettuali e regionali che compongono la base associativa di UNA, la quale, peraltro, già in occasione dell’ultimo congresso nazionale, ha fortemente criticato tale disciplina; purtroppo abbiamo constatato dal rapido esame di questo testo, con profondo disagio, che nessuna delle richieste e delle osservazioni formulate in occasione della preparazione del precedente decreto n. 40, hanno trovato accoglimento e si è ulteriormente percorsa la via di una ancor più puntigliosa disciplina degli scritti difensivi, che va ben al di là di quanto obiettivamente e strettamente necessario al fine di non arrecare effettivo impedimento all’attività di lettura e comprensione del testo da parte del magistrato».
Neppure in questa occasione l’UNA verrà meno ad un «approccio collaborativo e costruttivo»: per tale ragione l’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti ha inviato alcune proposte emendative che si augura verranno «adeguatamente considerate». Verrà comunque valutato dall’Unione il ricorso ad ogni ulteriore forma di contrasto alla norma e al decreto.






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