Rotatorie, al bando i manufatti creativi e la guida senza regole

di Stefano Manzelli

di Stefano Manzelli Nelle rotatorie non è ammessa ordinariamente la circolazione per file parallele e il conducente ha obbligo di moderare la velocità e di segnalare in anticipo le sue intenzioni. La segnaletica deve essere chiara e sul manufatto sono assolutamente vietati cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari. Sono queste in sintesi le principali regole che interessano la realizzazione e l'uso di questi comuni manufatti secondo i chiarimenti forniti dal Ministero dei trasporti, in ultimo con il parere n. 207 del 19 gennaio 2011. Chiarezza informativa per gli autisti. L'approssimarsi di una rotatoria deve essere adeguatamente evidenziato agli utenti mentre sui rami di uscita dal manufatto va apposta solo la segnaletica di direzione. Lo ha chiarito il ministero con la circolare n. 18028 del 17 luglio 2006 in risposta ad uno specifico quesito avanzato da un comune. L'uso delle rotatorie stradali è divenuto molto frequente e per questo serve chiarezza sulla segnaletica da adottare. A parere del ministero, infatti, le indicazioni stradali anche in tal caso devono essere vicendevolmente integrate tra di loro al fine di fornire agli utenti della strada un coerente complesso di informazioni . Sui rami di accesso alle rotatorie le isole di traffico vanno accuratamente segnalate e in tal caso la presenza di una linea continua esclude a priori ogni altra manovra diversa dal passaggio a destra dell'ostacolo. Le cuspidi sui rami di uscita, conclude la nota, non possono ritenersi ostacoli entro la carreggiata e pertanto su di essi va apposta unicamente la segnaletica di direzione e non le frecce indicanti i passaggi consentiti. E questa tipologia di segnali non può essere apposta neanche sull'isola centrale della stessa rotatoria. Fuori legge quelle troppo all'avanguardia. La realizzazione delle rotatorie non è consentita dalla legge sulle strade a due carreggiate e in ogni caso la circolazione sull'anello deve essere sempre organizzata su una sola corsia di marcia. Se la circonferenza supera i 50 metri di diametro però questi manufatti escono dalla classificazione convenzionale delle intersezioni a rotatoria e quindi le immissioni del traffico possono essere organizzate anche con maggiore libertà. Lo ha evidenziato il Ministero dei trasporti con il parere n. 17816/2008. Negli ultimi anni le infrastrutture stradali dei centri abitati sono state notevolmente riorganizzate grazie alla realizzazione di numerose intersezioni a rotatoria. Solo con la pubblicazione nella GU n. 170 del 24/07/2006 del dm 19 aprile 2006 sono però stati forniti i dettagli costruttivi e funzionali per la realizzazione di questi manufatti. Trattandosi di intersezioni a raso, specifica il parere centrale, la realizzazione di questi sistemi non può essere indiscriminata ma dovrà limitarsi a certe tipologie di strade. In pratica la rotatoria può essere realizzata solo sulle strade ad un'unica carreggiata e cioè strade extraurbane secondarie, strade locali e urbane di quartiere. E in questo caso la circolazione all'interno dell'anello dovrà essere realizzata sempre su una sola corsia di marcia. In base al diametro della circonferenza esterna della rotatoria, prosegue il parere, si possono distinguere le rotatorie convenzionali, quelle compatte e le mini rotatorie. Per gli interventi strutturali di diametro superiore a 50 metri, conclude la nota, non trovano applicazione le disposizioni di dettaglio di cui al decreto ministeriale 19 aprile 2006, ma le immissioni dei veicoli dovranno essere organizzate con appositi dispositivi. Vietato circolare per file parallele. Stop alla circolazione affiancata nelle rotonde stradali. Le rotatorie devono infatti essere organizzate in modo da costringere i veicoli a circolare accodati e non per file parallele. Lo ha chiarito il Ministero dei trasporti con il parere n. 50966 del 19 maggio 2009. La circolazione dei veicoli all'interno di questi manufatti è spesso oggetto di controversie anche per evidenti errori di progettazione dell'impianto come la previsione di due corsie di marcia nell'anello. Questo tipo di realizzazione non è conforme alle regole tecniche approvate con il dm 19 aprile 2006, evidenzia innanzitutto il parere centrale. I conducenti che occupano la rotatoria, prosegue la nota, devono sempre circolare accodati, l'uno di seguito all'altro. Circa le regole di guida, specifica il ministero, la precedenza normalmente spetta a chi ha già occupato l'anello. Al bando le sponsorizzazioni ad hoc. Divieto assoluto di posizionare cartelli, insegne di esercizio ed altri mezzi pubblicitari sulle rotonde stradali. Si tratta infatti di intersezioni a raso dove secondo il codice stradale è vietato posizionare qualsiasi distrazione per l'utente motorizzato. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti con il parere n. 34023 del 19 aprile 2010. La provincia di Milano ha richiesto chiarimenti circa la diffusa realizzazione di rotatorie stradali sponsorizzate da soggetti privati con marchi, insegne ed informazioni pubblicitarie. Questa pratica è vietata, ha spiegato il ministero, in quanto le rotatorie, anche se non vengono citate dal codice della strada, sono tecnicamente definibili come delle intersezioni a raso su cui si applica il conseguente divieto di posizionamento di impianti pubblicitari previsto dall'art. 51 del regolamento stradale. In buona sostanza sono fuori legge tutte le iniziative locali che hanno ricercato sponsor per contribuire alla realizzazione dei diffusi manufatti stradali con pubblicità ad hoc. Questi impianti possono infatti creare distrazione e ingenerare pericolo per la circolazione. Cautele obbligatorie come in un incrocio. Chi viaggia nelle rotonde stradali deve segnalare in anticipo le sue scelte di guida mantenendo la destra rigorosa e attivando l'indicatore di direzione in prossimità dell'uscita. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti con il parere n. 207 del 19 gennaio 2011. Per risolvere alcuni dubbi interpretativi sulle modalità di circolazione in rotonda un utente stradale ha interpellato il ministero dei trasporti. In linea generale ricorre l'applicazione dell'art. 154 del codice stradale, specifica la nota. Tutti i conducenti in rotatoria prima di effettuare una manovra devono preventivamente assicurarsi di non creare pericolo o intralcio agli altri conducenti e segnalare con sufficiente anticipo la loro intenzione . In pratica a parere del ministero chi si immette sull'anello deve azionare l'indicatore sinistro mentre chi esce deve accendere quello destro. Durante la marcia in rotatoria, conclude il parere, è necessario moderare la velocità ed attenersi alle prescrizioni dettate dall'art. 154 del codice stradale in materia di cambiamento di direzione.

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Parere 19 gennaio 2011, prot. n. 207 Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie Oggetto Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie. Con riferimento alle problematiche esposte nella nota in riscontro, si comunica quanto segue. Per quanto concerne la circolazione sulle rotatorie, si osserva che in linea generale ricorre l'applicazione dell'art. 154 del Nuovo Codice della Strada DLgs n. 285/1992 . In particolare il comma 1 prescrive che tutti i conducenti, prima di effettuare una manovra, devono preventivamente assicurarsi di non creare pericolo o intralcio agli altri conducenti, e segnalare con sufficiente anticipo la loro intenzione. Quale che sia l'ordine di precedenza stabilito nella rotatoria, chi si immette sull'anello deve azionare l'indicatore sinistro, chi ne esce deve azionare l'indicatore destro. In ogni caso l'anello della rotatoria è assimilato ad un tronco stradale munito di diramazioni durante la marcia su di esso, dunque, non è necessario mantenere la segnalazione dell'indicatore sinistro è invece necessario moderare la velocità ai sensi dell'art. 141, ce. 3 e 4, e attenersi alle prescrizioni dettate dall'art. 154. Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.