



delitti contro la persona | 26 Gennaio 2021
Il datore di lavoro può essere accusato di sfruttamento della prostituzione quando il dipendente si prostituisce volontariamente?
di La Redazione
La vicenda è ambientata in un centro massaggi gestito dalla ricorrente, dove una dipendente si prostituiva volontariamente a richiesta del cliente di turno. In tale contesto, la Corte di Cassazione chiarisce come deve essere interpretata la locuzione “ai danni” di cui all’art. 4 Legge Merlin, ai fini della configurabilità delle circostanze aggravanti che accompagnano il reato di sfruttamento della prostituzione.

(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 2918/21; depositata il 25 gennaio)








- Dalle Sezioni Unite Penali nuove informazioni provvisorie
- Esercizio abusivo della professione di avvocato: integrazione probatoria in appello e tempus commissi delicti
- La Cassazione torna a pronunciarsi sul c.d. Caso Contrada: ci sarà un ulteriore grado di giudizio della procedura di riparazione
- Escrementi di piccione verso la casa della vicina: condannata
- Il rispetto del limite di velocità non esclude la condotta colposa



























Network Giuffrè



















