Sospensione della prescrizione causa COVID: infondate le questioni di legittimità costituzionale

Esaminate nella camera di consiglio della Corte Costituzionale del 18 novembre 2020, sono state dichiarate infondate le questioni di legittimità costituzionale relative all’applicabilità della sospensione della prescrizione prevista dai d.l. nn. 18 e 23/2020 in relazione all’emergenza COVID-19 anche nei processi per reati commessi prima dell’entrata in vigore delle nuove norme.

La Consulta ha ritenuto non fondat e le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai Tribunali di Siena, Spoleto e Roma in relazione all’applicabilità della sospensione della prescrizione prevista dai d.l. nn. 18 e 23/2020 per ’emergenza COVID-19 anche nei processi per reati commessi prima dell’entrata in vigore delle nuove norme. Secondo i Giudici di merito, la sospensione retroattiva della prescrizione, prevista dal legislatore per la medesima durata della sospensione dei termini processuali – quindi dal 9 marzo all’11 maggio 2020 – violerebbe il principio di irretroattività della legge penale più sfavorevole v. la news Sospensione della prescrizione causa Coronavirus la questione alla Consulta . Come si legge nel comunicato stampa che anticipa la decisione, la Consulta ha ritenuto che la disciplina censurata non contrasti con l’articolo 25, secondo comma, della Costituzione né con i parametri sovranazionali richiamati dall’articolo 117, primo comma, della Costituzione . Non resta che attendere il deposito della sentenza, previsto per le prossime settimane, per conoscere le motivazioni della decisione.