



sostanze stupefacenti | 03 Luglio 2020
Neve in garage: il proprietario poteva non sapere?
di Erica Larotonda
In materia di detenzione di sostanze stupefacenti, la connivenza è caratterizzata da un comportamento meramente passivo; tale condotta sarebbe da ricondursi ad una sorta di assistenza inerte, assolutamente inadeguata a contribuire causalmente all’integrazione dell’illecito. Diversamente, nel caso di concorso, si avrebbe una condotta attiva, costituita da un apporto consapevole alla realizzazione del reato.

(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 19875/20; depositata il 2 luglio)








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