Il Massimario sul giudizio penale di cassazione dopo la conversione del Cura Italia e il d.l. 28/2020

Con l a Relazione n. 46 del 6 maggio 2020, l’Ufficio del Massimario della Suprema Corte ha analizzato la l. n. 27/2020, di conversione del d.l. n. 18/2020, e il d.l. n. 28/2020 con specifico riferimento al giudizio penale di Cassazione.

L’Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione, con la Relazione n. 46 di ieri, 6 maggio 2020, ha analizzato la l. n. 27/2020, di conversione del d.l. n. 18/2020, e il d.l. n. 28/2020. Ripercorrendo la recente normativa emergenziale, la Relazione sottolinea come la l. n. 27/2020, di conversione del d.l. n. 18/2020, abbia inserito specifiche previsioni che concernono il giudizio in Cassazione, con riferimento ai procedimenti per i quali è prevista la trattazione necessaria, al regime della prescrizione e alle modalità di celebrazione delle udienze. Viene inoltre evidenziato come l’emergenza epidemiologica abbia determinato una forte spinta verso una maggiore informatizzazione del processo penale. Essa si è concretizzata nell’utilizzo della posta elettronica certificata o di altri strumenti telematici per effettuare le comunicazioni o le notificazioni relative agli avvisi e ai provvedimenti adottati per contenere gli effetti dell’epidemia sui procedimenti penali art. 83, commi 13, 14 e 15, del d.l. n. 18 del 2020 , nel deposito degli atti e dei documenti con modalità tecnologiche in forza dei protocolli d’intesa che sono stati stipulati tra le parti o dei provvedimenti dei capi degli uffici giudiziari ex art. 83, commi 5, 6 e 7, d.l. n. 18 del 2020 e nella trattazione dei procedimenti penali con soggetti collegati a distanza . Il quadro normativo ha poi subito un’ulteriore modifica per effetto del d.l. n. 28/2020 che ha modificato la l. n. 27/2020. La Relazione n. 46, che integra la precedente n. 43 ed è disponibile in allegato in versione integrale, esamina le novità di maggior rilievo e approfondisce alcune specifiche tematicheche nella prima fase di applicazione della novella hanno destato dubbi interpretativi. Clicca qui per consultare la sezione dedicata al decreto Coronavirus

Massimario_Relazione_46_2020