Processo penale da remoto: la lettera del Garante Privacy al Ministro della Giustizia

A seguito delle questioni sottoposte dall’UCPI, il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali ha scritto una lettera al Ministro della Giustizia con cui ha chiesto di fornire ogni elemento utile alla migliore comprensione delle caratteristiche dei trattamenti effettuati nel contesto della celebrazione del processo penale da remoto.

Con una lettera dello scorso 16 aprile, l’Unione Camere Penali aveva sottoposto al Garante Privacy alcuni quesiti in ordine alle procedure adottate dal Ministero della Giustizia nell’ambito della celebrazione da remoto delle udienze penali, sulla base delle previsioni di cui al d.l. n. 11/2020 e al d.l. n. 18/2020. La richiesta del Garante Privacy al Ministro Bonafede. Preso atto delle questioni inerenti, in particolare, le caratteristiche delle piattaforme indicate dalla DGSIA ai fini dello svolgimento delle udienze penali a distanza e l’esigenza di verificare la conformità delle procedure utilizzate alla disciplina di cui al d.lgs. n. 51/2018 sul trattamento dei dati personali, il Presidente del Garante Privacy si è rivolto al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede chiedendo di fornire ogni elemento utile alla comprensione delle caratteristiche dei trattamenti effettuati nel contesto della celebrazione a distanza del processo penale, al fine di poter esercitare le sue funzioni istituzionali in merito. Clicca qui per consultare la sezione dedicata al decreto Coronavirus

Lettera_del_Garante_Privacy_al_Ministro_della_Giustizia