Dalle Sezioni Unite Penali della Cassazione nuove informazioni provvisorie

Con le due nuove informazioni provvisorie, in particolare la n. 22 e la n. 23, le Sezioni Unite Penali della Cassazione si esprimono con riferimento, da un lato, allo spazio che occupa nella giurisprudenza di legittimità la sentenza della CEDU del 14 aprile 2015 Contrada c. Italia e dall’altro, alla notificazione all’imputato non comparso dell’estratto della sentenza emessa al termine del giudizio abbreviato.

Informazione provvisoria n. 22. Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione si trovano a decidere se i principi affermati nella sentenza della CEDU del 14 aprile 2015 caso Contrada c. Italia si estendano anche nei confronti dei soggetti che, estranei a quel giudizio, si trovino nella stessa situazione per quanto riguarda la prevedibilità della condanna per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso e, in caso affermativo, quale possa essere il rimedio processuale da applicare. Con riferimento a tale questione controversa, i Giudici delle SS.UU. Penali della Corte di legittimità adottano soluzione negativa, motivando al riguardo che la suddetta sentenza della CEDU non è una sentenza pilota” e non può considerarsi espressione di una giurisprudenza europea consolidata . Informazione provvisoria n. 23. L’altra questione controversa, esaminata dalle Sezioni Unite Penali della Suprema Corte, è quella relativa al fatto se, dopo la riforma della disciplina del procedimento in absentia di cui alla l. n. 67/2014, l’estratto della sentenza emessa all’esito del procedimento abbreviato debba essere notificato all’imputato non comparso in giudizio. La soluzione adottata dal Supremo Collegio è, anche in questo caso, negativa.

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