Apre con mossa fulminea la borsa della vittima e preleva il portafogli: ladra con destrezza

L’episodio si è verificato su un autobus della Capitale. La donna che ha messo a segno il colpo è stata prontamente fermata ed è finita sotto processo per furto. Inevitabile la condanna, alla luce del quadro probatorio. Riconosciuta anche l’aggravante della destrezza.

Colpo messo a segno su un autobus della Capitale. La soddisfazione della ladra, che è riuscita a portar via il portafogli a una passeggera, è però effimera ella viene prontamente fermata e finisce sotto processo per furto. Per i Giudici il quadro probatorio è sufficiente per pronunciare una sentenza di condanna. E la rapidità mostrata dalla donna nel prelevare il portafogli dalla borsa della vittima è elemento che porta al riconoscimento della aggravante della destrezza” Cassazione, sentenza n. 34825/19, sez. V Penale, depositata il 30 luglio . Mossa fulminea . Ricostruito facilmente l’episodio, verificatosi su un mezzo pubblico di trasporto a Roma i dettagli permettono di accertare la colpevolezza della ladra che ha sottratto con destrezza il portafogli dalla borsa di una passeggera. Su questa linea si assestano Tribunale e Corte d’appello, e, ora, anche la Cassazione, che respinge il ricorso proposto dall’avvocato della donna sotto processo, ricorso finalizzato a vedere cancellata almeno l’aggravante della destrezza . Su questo fronte il legale sostiene che ci si trova di fronte a un mero approfittamento della distrazione della persona offesa . A tale osservazione i giudici rispondono che la ladra non si è limitata ad approfittare di una momentanea distrazione, ma ha aperto con mossa fulminea la borsa della passeggera, sottraendo il portafogli e dimostrando, dunque, una particolare abilità idonea ad eludere la capacità di difesa della persona offesa .

Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 21 giugno – 30 luglio 2019, n. 34825 Presidente Catena – Relatore Pistorelli Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Roma ha confermato la condanna, pronunziata in giudizio abbreviato, di Op. Lo. per il reato di furto pluriaggravato di un portafogli, sottratto con destrezza ed a bordo di un mezzo pubblico di trasporto. 2. Avverso la sentenza ricorre l'imputata deducendo difetto di motivazione in merito alla contestata configurabilità dell'aggravante della destrezza. In tal senso la ricorrente eccepisce come la suddetta aggravante non sia ravvisabile, secondo l'insegnamento delle Sezioni Unite, nell'ipotesi del mero approfittamento della distrazione della persona offesa, a meno che questa non sia stata provocata dall'agente, richiedendosi invece che la condotta si distingua per essere stata realizzata con particolare ingegno, astuzia e scaltrezza. Considerato in diritto 1. Il ricorso è infondato e deve essere pertanto rigettato. 2. Secondo l'insegnamento di questa Corte richiamato dalla ricorrente, con riferimento al reato di furto, la circostanza aggravante della destrezza sussiste qualora l'agente abbia posto in essere, prima o durante l'impossessamento del bene mobile altrui, una condotta caratterizzata da particolari abilità, astuzia o avvedutezza ed idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del detentore sulla res, non essendo invece sufficiente che egli si limiti ad approfittare di situazioni, non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore medesimo Sez. U, n. 34090 del 27/04/2017, Quarticelli, Rv. 270088 . Di tale principio la Corte territoriale ha fatto buon governo, ritenendo sussistente l'aggravante in questione in riferimento al fatto descritto nel capo d'imputazione, dal quale si evince come l'imputata non si sia limitata ad approfittare di una momentanea distrazione della vittima, ma abbia aperto con mossa fulminea la borsa che la stessa aveva con sé, sottraendo dalla stessa il portafogli e dimostrando dunque una particolare abilità idonea ad eludere la capacità di difesa della persona offesa. P.Q.M. Rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali.