



diritto di difesa | 22 Dicembre 2016
L’imputato incolpa persone innocenti? E’ calunnia
di Davide Galasso - Avvocato
Ricorrono gli estremi del reato di calunnia quando l'imputato, travalicando il rigoroso rapporto funzionale tra la sua condotta e la confutazione dell'imputazione, non si limiti a ribadire la insussistenza delle accuse a suo carico, ma assuma ulteriori iniziative dirette a coinvolgere altri, di cui conosce l'innocenza, nella incolpazione, specifica e circostanziata, di un fatto concreto e da ciò derivi la possibilità di inizio di un'indagine penale da parte dell'autorità.

(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 54457/16; depositata il 21 dicembre)








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