



diritto d’autore | 25 Ottobre 2016
“Cambiare posto alle parole” non salva il sibillino contraffattore
di Francesco, G. Capitani - Avvocato
La contesa processuale è di frequente probatoria: la riproduzione dei medesimi refusi ed errori fra testi in confronto tradiscono la volontà dissimulatoria dell’usurpatore di altrui contenuti creativi. Alle consulenze tecniche spetta la determinazione del grado percentuale di somiglianza dei testi. A nulla rileva che il testo usurpato, in realtà, non sia mai stato pubblicato.

(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 44587/16; depositata il 24 ottobre)








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