



estorsione | 24 Marzo 2016
Quid iuris se la vittima è coartata dal terzo non creditore: estorsione od esercizio arbitrario delle proprie ragioni?
di Gabriele Pellicioli - Avvocato penalista
Non ricorre il diritto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone, bensì quello di estorsione, qualora l’agente, pur esercitando la propria azione intimidatrice per coartare il pagamento di un preteso debito, sia terzo estraneo al rapporto obbligatorio. Qualora l’intervento del terzo estraneo sia stato sollecitato dal preteso creditore, quest’ultimo risponde a titolo di concorso morale nel reato del primo.

(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 12302/16; depositata il 23 marzo)








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