



Delitti contro la persona | 02 Ottobre 2014
“Povera a vuie, professore’”: pessima uscita dello studente, ma nessuna minaccia
Dialogo nei corridoi di un edificio scolastico tra una docente e un allievo, ma la frase pronunciata dal ragazzo viene male interpretata dalla donna. Alla luce dell’episodio, e del contesto in cui si è verificato, però, non vi sono elementi per valutare quelle parole come capaci di turbare e minacciare la professoressa.

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 41001/14; depositata il 2 ottobre)








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