Il risarcimento per la strage di Ustica alle Sezioni Unite

Ad oltre trent’anni dalla tragedia, gli Ermellini tornano sulla vicenda del disastro di Ustica e rinviano alle Sezioni Unite la questione relativa alla determinazione del danno subito dalla società proprietaria del aeromobile caduto.

Il caso della strage di Ustica torna davanti alla Suprema Corte che, con l’ordinanza interlocutoria n. 15534/17 depositata il 22 giugno, rinvia alle Sezioni Unite la questione relativa alla determinazione del risarcimento spettante alla società Aerolinee Itavia per la perdita del velivolo inabissatosi il 27 giugno del 1980. Compensatio locri cum damno. Dopo una serie di ricorsi e controricorsi, conclusasi con il riconoscimento della responsabilità del Ministero della difesa e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la III sezione Civile ha riscontrato la necessità di risolvere l’interrogativo sul cd. compensatio locri cum damno ed, in particolare, sulla sua operatività come regola generale del diritto civile o solo in determinate fattispecie. In conclusione, l’ordinanza rimette gli atti al Primo Presidente per l’eventuale rimessione alle Sezioni Unite del quesito se nella liquidazione del danno debba tenersi conto del vantaggio che la vittima abbia comunque ottenuto in conseguenza del fatto illecito, ad esempio percependo emolumenti versatigli da assicuratori privati come nella specie , da assicuratori sociali, da enti di previdenza, ovvero che da terzi, ma comunque in virtù di atti indipendenti dalla volontà del danneggiante .

Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza interlocutoria 5 dicembre 2016 – 22 giugno 2017, n. 15534 Presidente Spirito – Relatore Vincenti