



IX conferenza nazionale dell’avvocatura | 30 Novembre 2015
Terminata la IX Conferenza Nazionale dell’Avvocatura: per l’OUA il sistema-giustizia riparte solo se…
Si sono chiusi a Torino lo scorso 28 novembre i lavori della IX Conferenza Nazionale dell’Avvocatura. In chiusura dei lavori, la presidente OUA Mirella Casiello ha formulato una serie di proposte per far ripartire il sistema-giustizia.



Sabato 28 novembre si è chiusa la IX Conferenza Nazionale dell’Avvocatura al Lingotto di Torino.
Le proposte dell’OUA. Mirella Casiello, presidente OUA, in chiusura dei lavori, ha formulato una serie di proposte da realizzare nel segno dell’unità dell’Avvocatura, «senza la quale non è possibile pensare di riformare il sistema-giustizia».
Per far ripartire il governo della giustizia, secondo l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, è necessario che le risorse del comparto giustizia vengano vincolate in investimenti per la modernizzazione delle strutture, per l’innovazione tecnologica – che peraltro consentirebbe anche di implementare davvero il processo telematico – e della sicurezza; Serve poi, continua la presidente Casiello, aumentare il numero del personale e dei giudici togati, al fine di razionalizzare ed ottimizzare il sistema-giustizia.
Va, inoltre, avviata una vera riforma della magistratura onoraria, «un settore che assorbe una parte importante del contenzioso e che ha bisogno di un intervento urgente del legislatore al fine di garantire a chi decide di percorrere questa strada professionale diritti e tutele adeguati», prevedendo, però, rigidi controlli di qualità con la partecipazione dell’Avvocatura.
Da ripensare anche il ruolo del carcere e del recupero sociale, senza trascurare la domanda di sicurezza che viene dai cittadini.
Infine, Casiello ha auspicato un provvedimento condiviso sui reati minori e sulle pene alternative al carcere ed ha sottolineato la necessità di riaffermare il principio del giusto processo - «si deve chiudere con la stagione dei processi spettacolo così come con l’abuso delle intercettazioni» - e di elaborare un intervento organico e condiviso sul processo civile, che non si basi su ulteriori filtri ai danni dai cittadini.






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