



rapporti di lavoro | 05 Gennaio 2021
L’intelligenza artificiale discrimina i riders e il Giudice apre alla contrattazione collettiva dell’algoritmo
di Deborah Bianchi - Avvocato
L’azione altamente meritoria di questa ordinanza del Giudice Zompì (Tribunale di Bologna, ordinanza 31 dicembre 2020) va ben al di là della stigmatizzazione della responsabilità della piattaforma a causa dei suoi effetti discriminatori: questa pronunzia apre alla contrattazione collettiva dell’algoritmo. Una volta che la magistratura stessa ha accertato che certi algoritmi sono discriminatori nei confronti dei lavoratori e che dovrebbero essere riprogrammati, il varco è aperto per attivare la negoziazione dell’algoritmo tra tutti gli stakeholders del settore.

(Tribunale di Bologna, sez. Lavoro, ordinanza 31 dicembre 2020)








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