



risarcimento danni | 13 Maggio 2016
Non sempre la prova del danno è a carico del lavoratore
di Mario Scofferi - Orrick, Herrington & Sutcliffe
Il datore di lavoro, inadempiente all’obbligo di assunzione di un lavoratore (da qualsiasi norma imposto), è tenuto a risarcire l’intero pregiudizio patrimoniale consequenzialmente patito dal lavoratore durante tutto il periodo in cui si è protratto l’inadempimento medesimo, che può essere in concreto determinato – senza necessità di una specifica prova da parte del lavoratore – sulla base delle utilità che quest’ultimo avrebbe conseguito se fosse stato tempestivamente assunto. Spetta al datore di lavoro provare l’aliunde perceptum oppure la negligenza del lavoratore nel cercare altra proficua occupazione.

(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 9758/16; depositata il 12 maggio)








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