Procedure esecutive immobiliari: requisiti per la validità dell’offerta telematica

Il Tribunale di Mantova chiarisce l’indirizzo PEC a cui va inviata la domanda di partecipazione ad una vendita telematica immobiliare e in presenza di quali condizioni l’offerta presentata si considera depositata.

L’aggiudicazione della vendita telematica. Durante l’espletamento di una vendita telematica sincrona mista nell’ambito di una procedura esecutiva, è stata presentata un’unica offerta per mano del signor S.B Poiché al momento delle operazioni di vendita, tramite collegamento al Portale delle Vendite Pubbliche, non risultavano depositate altre offerte telematiche riferite alla procedura esecutiva, egli veniva dichiarato aggiudicatario provvisorio dei beni oggetto di vendita. Aggiudicata la vendita all’unico offerente, il signor V.C. ha affermato di aver presentato anch’egli un’offerta tramite procedura telematica fornendo la ricevuta di presentazione dell’offerta e di non essere riuscito ad effettuare alcun rilancio all’asta on-line per problemi della piattaforma. Dall’altro lato, il gestore del software della vendita telematica utilizzato da V.C. , all’esito di verifica, ha confermato di non aver riscontrato l’invio di nessuna busta di offerta telematica in riferimento all’inserzione della procedura. Indispensabile l’invio della domanda di partecipazione all’indirizzo PEC. Il signor C. documenta di aver completato il wizard ministeriale per la presentazione dell’offerta e di aver ricevuto dal PVP via email il pacchetto dell’offerta presentata, ma di non aver inviato la domanda via PEC all’indirizzo offertapvp.dgsia@giustiziacert.it come previsto dagli art. 12 e 13 d.m. n. 32/2015 e anche dal Manuale utente per la presentazione delle offerte telematiche presentate sul PVP. Proprio a causa di questa mancanza, rileva il Giudice dell’esecuzione, egli non ha completato la presentazione dell’offerta. Infatti, si precisa, l’offerta si intende depositata unicamente nel momento in cui viene generata la ricevuta completa di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della Giustizia, risultando proprio quest’ultima mancante nel caso concreto. A tal proposito il Tribunale chiarisce che solo se l’offerta è pervenuta all’indirizzo di posta elettronica certificata essa è automaticamente decifrata e trasmessa al gestore incaricato della vendita e quindi al delegato, per cui nella specie il gestore non ha potuto visionare l’offerta e il delegato vagliarla non risultando l’offerta ritualmente depositata . Posto quanto sopra, il Tribunale conferma l’aggiudicazione a favore di S.B. come risultante dal verbale di vendita. Fonte ilprocessotelematico.it

Tribunale di Mantova, sentenza 22 luglio 2018 Letta la comunicazione del notaio delegato il 12 luglio 2018, in cui è riferito che - il giorno 9 luglio 2018 si è svolto un esperimento di vendita sincrona mista, presso la CASA delle ASTE di Mantova -che è stata presentata un'unica offerta cartacea dal signor S. B., nato a , con cauzione versata mediante assegno circolare intestato al professionista delegato -che dall'estratto conto rilasciato dalla banca presso cui è stato aperto il conto corrente intestato alla procedura, risultava accreditato un bonifico bancario presumibilmente riferito ad una offerta telematica -che, al momento dell'apertura delle operazioni di vendita, tramite collegamento telematico con il portale del PVP e utilizzo del software Zucchetti, tuttavia, non risultavano depositate offerte telematiche in riferimento all'esecuzione in epigrafe -che pertanto veniva dichiarato aggiudicatario provvisorio dei beni oggetto di vendita, l’unico offerente S. B. -di essere stato successivamente contattato dal Vincenzo C., nato a , il quale comunicava di aver presentato un'offerta tramite procedura telematica e di non essere riuscito ad effettuare alcun rilancio all'asta on-line per problemi della piattaforma -che il C. inviava ricevuta del bonifico effettuato a titolo di cauzione, ricevuta del pagamento del bollo telematico e ricevuta di presentazione dell'offerta -che il gestore della vendita telematica Zucchetti software giuridico s.r.l. ha verificato nuovamente i flussi telematici dal PVP e ha confermato di non aver riscontrato l’invio di nessuna busta di offerta telematica in riferimento all'inserzione della procedura, esaminata la documentazione allegata tenuto conto che il C. documenta di aver completato il wizard ministeriale per la presentazione dell'offerta e di aver ricevuto dal PVP via email il pacchetto dell'offerta presentata, ma non di aver inviato la domanda via PEC all'indirizzo offertapvp.dgsia@giustiziacert.it, secondo la previsione degli articolo e 13 D.M. 26 febbraio 2015, n. 32 e come specificato nell’introduzione del Manuale utente per la presentazione delle offerte telematiche presente sul Portale delle Vendite pubbliche, per cui non ha sostanzialmente completato la presentazione dell’offerta rilevato che ai sensi dell’art. 14 del D.M. citato l'offerta si intende depositata unicamente nel momento in cui viene generata la ricevuta completa di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della giustizia, ricevuta che nella specie è mancante considerato che solo se l’offerta è pervenuta all'indirizzo di posta elettronica certificata di cui all'articolo 13, comma 1, essa è automaticamente decifrata non prima di centottanta e non oltre centoventi minuti antecedenti l'orario fissato per l'inizio delle operazioni di vendita e trasmessa al gestore incaricato della vendita e quindi al delegato, per cui nella specie il gestore non ha potuto visionare l’offerta e il delegato vagliarla non risultando l’offerta ritualmente depositata, p.q.m. conferma la correttezza delle operazioni di vendita descritte nel verbale di vendita e di aggiudicazione del 10.7.2018. Si comunichi alle parti e al delegato.