Va rimossa la canna fumaria dei vicini che provoca immissioni nocive

Il superamento dei limiti di normale tollerabilità e l'eccessiva prossimità al proprio appartamento legittimano la richiesta di rimozione della canna fumaria.

I rapporti di vicinato sono spesso complicati, e sono destinati a peggiorare se dall'appartamento dei vicini proviene troppo fumo le immissioni nocive che superino la normale tollerabilità giustificano la richiesta di rimozione della canna fumaria, specie se questa è posta a distanza troppo ravvicinata. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 18262 del 6 settembre scorso. Il caso. I proprietari di un appartamento si rivolgevano al Giudice di Pace, chiedendo che venissero eliminate le immissioni di fumo provenienti dalla canna fumaria dei vicini. I convenuti, condannati alla rimozione della canna fumaria, proponevano appello, ma la decisione di primo grado veniva confermata anche dal Tribunale. Da qui, il ricorso per cassazione. Se la canna fumaria è troppo vicina, la nocività delle immissioni si presume. Il Tribunale, nel rigettare l'appello proposto dai convenuti, ha correttamente rilevato che la canna fumaria era stata posta, senz alcuna cautela tecnica, a una distanza minima dall'appartamento degli attori, solo 3,50 metri, in violazione del Regolamento Edilizio del Comune, il quale prevedeva una distanza minima di m. 10 in queste condizioni, secondo i giudici, la nocività delle immissioni era in re ipsa, considerando anche che la previsione di una distanza minima era finalizzata ad evitare un danno alla salubrità e sicurezza del fondo del vicino. Superati i limiti di normale tollerabilità. La S.C. condivide le conclusioni formulate e, ritenendo correttamente motivata la sentenza d'appello, rigetta il ricorso. I giudici di merito, infatti, hanno dato conto che la prossimità della canna fumaria all'appartamento degli attori, e l'uso per il riscaldamento domestico e per la cottura dei cibi producevano immissioni per un livello superiore alla normale tollerabilità, come evidenziato anche da apposita CTU. Immissioni nocive e oltre i limiti la canna fumaria va rimossa. Gli accertamenti di fatto compiuti dai giudici di merito, anche sulla base delle risultanze delle indagini peritali, hanno evidenziato che le immissioni erano nocive e superiori alla soglia della normale tollerabilità inevitabile, dunque, ordinare la rimozione della canna fumaria. Conclusione condivisa dal Collegio, che rigetta il ricorso.