L’omessa audizione del detenuto che, trovandosi fuori circoscrizione, ne fa richiesta determina una nullità generale

Se l’interessato, che sia detenuto in un luogo posto fuori dalla circoscrizione del giudice procedente, chiede di essere sentito dal Magistrato di Sorveglianza del luogo in cui si trova, detta audizione diventa elemento essenziale ai fini della validità del procedimento.

Così si è pronunciata la Cassazione con la sentenza n. 24423/19, depositata il 31 maggio. Mancata audizione del detenuto. Il tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria rigettava il reclamo avverso l’ordinanza del Magistrato di Sorveglianza in sede che aveva rigettato l’istanza di liberazione anticipata di un detenuto, concedendola per 405 giorni in relazione a 9 mesi di pena. Avverso l’ordinanza hanno proposto ricorso in Cassazione i difensori dell’imputato, deducendo la violazione dell’art. 666, comma 4, in relazione all’art. 178, comma 1, lett.c c.p.p. poiché il detenuto, che era fuori circoscrizione poiché si trovava nella Casa Circondariale di Trapani, non era stato udito nonostante ne avesse fatto regolare richiesta al magistrato di Sorveglianza del luogo. Il tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria aveva comunque trattato il procedimento e deciso, in violazione dell’art. 666, comma 4, c.p.p Il Procuratore generale ha presentato requisitoria scritta dove ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza impugnata con rinvio al Tribunale di Reggio Calabria per un nuovo esame. Nullità di ordine generale. La Cassazione, ritenendo fondato il motivo, rileva che è stato prodotta documentazione attestante la regolare richiesta di audizione presentata dal detenuto e l’annotazione in calce ove dalla quale si deduce che era saltata” la rogatoria richiesta al Magistrato di Sorveglianza di Trapani. Alla luce di ciò, dunque, risulta integrata la nullità prevista dall’art. 178, comma 1, lett. c c.p.p. con riferimento all’omessa audizione dell’interessato che, detenuto fuori circoscrizione, ne aveva fatto richiesta. Ricordano i Giudici che l’audizione del detenuto interessato è una forma alternativa di partecipazione all’udienza del procedimento di sorveglianza e soggiace, pertanto, alla medesima disciplina di questa in tema di conseguenze della violazione della regola del contraddittorio . Pertanto, la Suprema Corte ha pronunciato il seguente principio di diritto quando l’interessato, detenuto in un luogo posto fuori dalla circoscrizione del giudice che procede, chiede di essere sentito dal Magistrato di Sorveglianza del luogo in cui si trova, prima del giorno fissato per l’udienza, detta audizione diventa elemento indispensabile per la validità del procedimento con la conseguente configurabilità di una nullità di ordine generale, ex art. 178 c.p.p., comma 1, lett. c , sottoposta a regime intermedio per quanto attiene alla sua deducibilità e rilevabilità, nel caso in cui non si dia seguito all’istanza . Alla luce di ciò, la Cassazione annulla l’ordinanza impugnata e rinvia per un nuovo esame al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria.

Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza 27 – 31 maggio 2019, n. 24423 Presidente Di Tomassi – Relatore Liuni Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con ordinanza del 18/12/2018 il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria ha rigettato il reclamo avverso l’ordinanza del 20/6/2018 del Magistrato di Sorveglianza in sede che aveva rigettato l’istanza di G.D. di liberazione anticipata con riferimento al semestre dal 14/6/2014 al 13/12/2014, concedendola per giorni 405 in relazione a nove semestri di pena. 2. Avverso tale ordinanza hanno proposto ricorso per cassazione i difensori del condannato, avv.ti Riccardo Missaggi e Riccardo Errigo, deducendo con unico motivo la violazione dell’art. 666, comma 4, in relazione all’art. 178 c.p.p., comma 1, lett. c , con riferimento all’omessa audizione dell’interessato - detenuto fuori circoscrizione - che ne aveva fatto richiesta al Magistrato di Sorveglianza del luogo. Invero, nonostante la regolare richiesta in tal senso dell’interessato, detenuto nella Casa Circondariale di Trapani, e la fissazione dell’audizione per il giorno 17/12/2018, tale incombente non si era tenuto senza ulteriori specificazioni . Il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria ha egualmente trattato il procedimento ed ha assunto la decisione, in violazione dell’art. 666 c.p.p., comma 4, nonostante tale eccezione fosse stata tempestivamente sollevata nell’udienza camerale. 3. Il Procuratore generale, Dott.ssa Felicetta Marinelli, ha presentato requisitoria scritta nella quale ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza impugnata con rinvio per nuovo esame al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria. 4. Il ricorso è fondato. È stata prodotta la documentazione attestante la regolare richiesta di audizione inoltrata dal detenuto G.D. in data 7/12/2018, e l’annotazione in calce alla medesima dalla quale si evince che era saltata la rogatoria richiesta al Magistrato di Sorveglianza di Trapani. Risulta quindi integrata la causa di nullità prevista dall’art. 178 c.p.p., comma 1, lett. c , con riferimento all’omessa audizione dell’interessato, detenuto fuori circoscrizione, il quale ne aveva fatto richiesta. Invero, l’audizione dell’interessato detenuto - se non si ritenga di disporne la traduzione - costituisce una forma alternativa di partecipazione all’udienza del procedimento di sorveglianza e soggiace, pertanto, alla medesima disciplina di questa in tema di conseguenze della violazione della regola del contraddittorio Sez. 1, n. 50475 del 24/09/2018, Botti, Rv. 274546 . Si tratta di una nullità del procedimento di ordine generale e a regime intermedio ex art. 178 c.p.p., comma 1, lett. c , Sez. 1, n. 28557 del 18/06/2008, Ribisi, Rv. 240784 n. 40835 del 05/06/2014, Padovan, Rv. 260721 , che nella specie è stata tempestivamente dedotta, come risulta dal verbale dell’udienza camerale prodotto in copia . 5. In conclusione, l’ordinanza impugnata - che è stata emessa senza nemmeno dare conto del vizio procedurale pur tempestivamente segnalato deve essere annullata, con rinvio per nuovo esame al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria che si atterrà al seguente principio di diritto quando l’interessato, detenuto in un luogo posto fuori dalla circoscrizione del giudice che procede, chiede di essere sentito dal magistrato di sorveglianza del luogo in cui si trova, prima del giorno fissato per l’udienza, detta audizione diventa elemento indispensabile per la validità del procedimento con la conseguente configurabilità di una nullità di ordine generale, ex art. 178 c.p.p., comma 1, lett. c , sottoposta a regime intermedio per quanto attiene alla sua deducibilità e rilevabilità, nel caso in cui non si dia seguito all’istanza . P.Q.M. Annulla l’ordinanza impugnata e rinvia per nuovo esame al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria.